Anello dei Tasédi

Oltra - Taiadói - Cadèrne - Fedài - Bóie - Val Màrcole - Giaza - Fatana

Basso Primiero

gian • 26/10/2019

Dettagli

Sport
Escursione
Voto
Difficoltà
Escursione
Durata
02:45 ore
Lunghezza
9.5 km
Vertigini
Nessuno
Altitudine min.
640 m
Altitudine max.
1127 m
Dislivello +
550 m
Dislivello -
550 m
Parcheggio auto
Vedi su Gmaps
Terreno
  • 80%
  • 15%
  • 5%
  •  Bosco
  •  Prato
  •  Urbano
Stagione
  • jan
  • feb
  • mar
  • apr
  • may
  • jun
  • jul
  • aug
  • sep
  • oct
  • nov
  • dec
Sentieri

Descrizione

Questa escursione, poco conosciuta ma che merita sicuramente di essere percorsa per i luoghi piuttosto remoti ma estremamente interessanti che attraversa, disegna un anello sul pendio nord occidentale del colle di Cordognè (1.313 m slm) costituendo, anche data la bassa quota su cui si sviluppa, un percorso ideale e avventuroso per qualsiasi stagione. L’aspetto suggestivo di questo itinerario è sicuramente il fatto che i vari masi, prati e ruderi da cui esso transita lasciano spesso la sensazione di fare un salto nel passato. 

Il percorso parte dalla frazione di Óltra (o Copèra), un piccolo gruppo di case posto all’estremo O del Comune di Mezzano, a circa 640 metri di altitudine. Il primo tratto della camminata affronta una salita molto ripida sul Sentiero No. 728, una vecchia mulattiera relativamente larga che da Melai sale nel bosco. Dopo circa 20 minuti di salita si giunge ad un capitello, a quota 1.008 metri di altitudine; da lì, in concomitanza con l’apparire dei primi prati con masi e baite, il sentiero diventa molto meno impegnativo, confluendo in una strada carrabile che transita per i prati di Tasédi e continua transitando in località Taiadói per poi raggiungere Prà dei Dónti (1.049 m slm). 

Proprio nei pressi di Prà dei Dónti, bel prato isolato con ampia visuale sul fondovalle e sulle montagne circostanti (Pale di San Martino e Lagorai), la strada carrabile termina e comincia uno dei tratti più interessanti del percorso. La traccia prosegue su un sentiero poco visibile – che a volte bisogna soltanto intuire – che segue la costa nel bosco verso E, fino a giungere alla località di Cadèrne, dove incrocia un’antica mulattiera che sale verso Falasórni (Sentiero No. 728). Seguendo la costa senza mai perdere quota, lungo la traccia che diventa più visibile, si giunge ad un gruppo di vecchie costruzioni abbandonate. Si prosegue lungo una traccia sempre meno visibile immersa nel bosco e nel silenzio più assoluto per poco meno di mezzo chilometro, tenendo la quota, fino a giungere ai margini del bosco. 

All’uscita dalla vegetazione, si arriva sull’ampia conca dei prati della località di Fedài, con le caratteristiche costruzioni rinomate per i loro pozzi a basculante. Nel caso non si volesse fare tutto il giro largo sulla strada, si può tranquillamente attraversare la conca in direzione NE fino a giungere sulla strada asfaltata (Sentiero No. 726) verso Le Vale / Boia. Al primo bivio della strada, si tiene la sinistra, scendendo fino a giungere a Boia (1.051 m slm), prato pittoresco con palcoscenico sulle Pale di San Martino e casolari tipici posto sopra l’abitato di Transacqua. Da questo punto, si procede lungo il prato in direzione O, sul dosso di un dolce crinale che porta fino all’entrata della piccola valle chiamata Val Màrcole. La stretta valle con il suo ruscello, un tempo ricoperta da prati e casolari (“barchi”) che ora giacciono completamente abbandonati, è una piccola oasi di tranquillità. L’escursione procede lungo la traccia poco visibile che percorre il fondo della piccola valle fino a giungere ad un sentiero che risale sulla sinistra ai prati di Fedài

Arrivati a Fedài, si tiene la destra lungo i margini del prato, dove si imbocca una traccia di sentiero che, tagliando il bosco, porta fino al prato in località Giaza. Da Giaza (961 m slm) si prende un vecchio sentiero che porta, dopo aver attraversato il ruscello che scende dalla Val Màrcole, al prato di Fatana, dove, percorrendo la strada forestale di accesso al prato, si arriva sulla strada che da Mezzano arriva in località San Giovanni (Sentiero No. 728). Da qui si percorre in discesa l’ultimo tratto del tracciato lungo la strada asfaltata che, costeggiando il Biotopo di Val de Castèl, riporta direttamente ad Óltra, chiudendo questo interessante percorso ad anello.

Sentieri

  • Da Óltra, frazione dell’abitato di Mezzano (640 m slm), percorrere in salita la mulattiera del Sentiero No. 728 fino ai prati di Tasédi [0h 20],
  • Da Tasédi, procedere lungo la strada che transita per Taiadói fino a giungere a Prà dei Dónti [0h 30],
  • Da Prà dei Dónti (1.049 m slm), seguire la traccia nel bosco in costa verso E fino a Fedài, che attraversa, a circa metà, la mulattiera del Sentiero No. 728 [1h 15],
  • Ai prati di Fedài, tagliare la conca fino a giungere sulla strada del Sentiero No. 726 verso Boia [1h 40],
  • Da Boia (1.051 m slm), tagliare il prato verso O fino a imboccare la piccola Val Màrcole [1h 50],
  • Percorrere la Val Màrcole fino alla traccia che a S sale sui prati di Fedài [2h 10],
  • Tenere la destra sul bordo del prato, percorrere il sentiero che porta Giaza e poi a Fatana [2h 20],
  • Da Fatana, prendere la strada di accesso fino a giungere alla strada asfaltata che va a Mezzano (Sentiero No. 728), quindi percorrerla in discesa fino ad Óltra [2h 45]. ✓

Punti di interesse