
Baita Cogolate – Forcella Cimonega – Piz de Sagrón – Comedón – Forcella del Piz – Palughét
Dettagli
Descrizione
L’escursione qui presentata è un affascinante ed impegnativo itinerario alpinistico su sentieri poco battuti ed a tratti piuttosto tecnici – ad eccezione del tratto sull’Alta Via delle Dolomiti No. 2 – e si snoda formando un percorso ad anello attorno al gruppo dolomitico del Cimónega, a cavallo tra le provincie di Trento e Belluno, risalendo con una deviazione sulla cima dell’iconico Piz de Sagrón (2.486 m slm). Dati i passaggi alpinistici presenti, è consigliato affrontare questo itinerario in tarda estate o ad inizio autunno.
Il percorso parte dal ponticello sul Torrente Noàna posto poco dopo il casolare di Baita Cogolate, nella selvaggia Val Giasinòzza. Il primo tratto del tracciato, che conduce a Forcella Cimónega, percorre una vecchia traccia, poco visibile ma abbastanza “logica” nelle sue linee, che dal ponticello entra nel bosco e risale la parte settentrionale della vallata, conducendo direttamente alla forcella, in un primo tratto immerso nel bosco, un secondo che alterna fitti mughi a canaloni e un ultimo che risale la parte più alta della Val Cimónega, mai esposto, dove sono presenti alcuni tratti di primo grado di arrampicata.
Arrivato a Forcella Cimónega (2.145 m slm), dove il panorama si apre ad est sul versante Bellunese, con i vicini Col del Mul, Pian del Re e la Val Canzói, a sud sul Sass de Mura e sulla sua Parete Piatta e a nord sul Monte Pizzoc (Piz de Mèz), Sasso Largo e Piz di Sagrón, il tracciato prosegue lungo una traccia poco visibile che, restando in quota, si dirige ad est portando direttamente al Bivacco Feltre. La traccia scavalca la sella tra il versante meridionale del Monte Pizzoc e il Col del Mul, dove si apre una piccola oasi erbosa che guarda la conca dove è situato il Bivacco Feltre. Il paesaggio offerto dalla conca, che alterna piccole depressioni con acqua limpidissima a aree pratose ricche di stelle alpine, vi accompagnerà lungo tutto il versante che da Forcella Cimónega va fino al Passo del Comedón.
Poco prima di giungere al Bivacco Feltre, l’anello offre un’interessante (assolutamente consigliata) variante che conduce in cima al Piz de Sagrón lungo la Via Normale. La Via Normale del Piz di Sagrón non è particolarmente impegnativa, ma richiede una certa esperienza alpinistica anche se normalmente non necessita dell’uso di corde; dopo aver percorso in salita la conca del Pian della Regina, la Via Normale sale il versante meridionale del Sasso Largo, lungo un sentiero che porta sulla dorsale che conduce direttamente al Piz di Sagrón. Proprio in corrispondenza alla fessura che separa il Sasso Largo dal Piz di Sagrón comincia il tratto più tecnico ed impegnativo della Via Normale, che presenta alcuni passaggi esposti di primo e secondo grado. La vista a 360 gradi dalla cima del Piz di Sagrón (2.478 m slm) ripaga ampiamente lo sforzo necessario per portare a termine questa deviazione di circa 1h 30.
Poco prima di arrivare al Bivacco Feltre (300 metri dal bivacco), è possibile riempire le borracce presso una sorgente in un piccolo avvallamento a valle del sentiero. Dal Bivacco Feltre e Walter Bodo (1.930 m slm), l’anello procede seguendo il Sentiero No. 801 (Alta Via delle Dolomiti No. 2) in direzione Passo del Comedón / Passo Cereda. Un duro strappo in salita su un ghiaione porta al Passo del Comedón (2.067 m slm), considerato da molti il passaggio tecnicamente più impegnativo dell’Alta Via delle Dolomiti No. 2. Scavalcato il passo, comincia una lunga discesa su ghiaioni in direzione della Valle del Mis, dove sono presenti alcuni tratti attrezzati a ridosso dell’imponente parete orientale del Sasso delle Undici.
Dopo poco meno di 3 km di discesa, giunti ad un bivio (a circa 1.550 metri di altitudine), il percorso riprende a salire nel bosco in direzione Forcella del Piz. Dopo poche centinaia di metri dal bivio si apre il franoso canalone della Forcella del Piz. La risalita lungo il canalone, non esposta e tecnicamente simile alla risalita iniziale per Forcella Cimónega, va affrontata con cautela perché a tratti molto instabile, seguendo gli ometti posti sulla cima di imponenti massi.
Dalla Forcella del Piz (1.954 m slm), posta tra il Piz del Palughét (2.159 m slm) e il Piz di Sagrón e dalla quale comincia la Val Giasinòzza, si prosegue in discesa perdendo poco più di un centinaio di metri di quota, lungo una traccia a ridosso delle pareti del Piz del Palughét, che riprende poi a salire per l’ultimo tratto di questo faticoso itinerario che conduce direttamente al Passo del Palughét.
Dal Passo del Palughét (1.910 m slm), il rientro segue il Sentiero No. 727 “Nico Scalet” verso Baita Cogolate: dopo un tratto pianeggiante a ridosso della Cima Palughét, il percorso scende infatti nel bosco della Val Giasinòzza per poi condurre direttamente al punto di partenza dell’itinerario.
Sentieri
- Dal ponte sul Torrente Noàna poco dopo Baita Cogolate, in Val Giasinòzza, seguire la traccia che sale verso est la Val Cimónega in direzione Forcella Cimónega,
- Da Forcella Cimónega (2.145 m slm), seguire la traccia che scende tenendosi in quota in direzione nord ovest verso il Bivacco Feltre,
- [DEVIAZIONE] Risalita lungo la Via Normale fino alla cima del Piz di Sagrón (2.478 m slm),
- Dal Bivacco Feltre (1.930 m slm), seguire il Sentiero No. 801 verso Passo del Comedón / Passo Cereda,
- Dal Passo del Comedón (2.067 m slm), scendere lungo il Sentiero No. 801 per circa 3 km, fino ad un crocevia,
- Al bivio, restare in quota e seguire la traccia lungo il canalone per la Forcella del Piz,
- Dalla Forcella del Piz (1.954 m slm), scendere per poi risalire, seguendo la traccia, verso il Passo del Palughét,
- Dal Passo del Palughét (1.910 m slm), scendere lungo il Sentiero No. 727 “Nico Scalet” in direzione Baita Cogolate / Rifugio Caltena. ✓