Stiozze

Baita del Vècio – Cenguéi – Val Unéda – Stiòzza

Dettagli

Località Baita del Vecio, Transacqua
Caratteristiche Prati, Architetture
Condizioni del percorso Su ampi sentieri e strade forestali
Gradi di esposizione 0/5
Terreno (Bosco) 60%
Terreno (Prato) 40%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) -
Lunghezza 8.5 km
Durata 2h 30
Dislivello positivo 450 m
Dislivello negativo 450 m
Altitudine massima 1 275 m
Altitudine minima 1 115 m
Parcheggio Macchina 46.185582, 11.874082

Start

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Descrizione

Questo giro ad anello, tra prati curatissimi e masi abitati, è adatto a quanti abbiano un minimo di preparazione fisica. Un buon camminatore lo percorre in poco più di due ore, ma è consigliabile un tempo più lungo se si vuole gustare appieno il paesaggio offerto da questi luoghi poco frequentati. 

Percorsi cinque chilometri della strada che conduce a Passo Cereda (SS 347) si raggiunge  la Baita del Vecio, storico punto di partenza per escursioni e ristorante ora dismesso, perfettamente riconoscibile per l’ampio parcheggio (inagibile) a sinistra della strada statale. Altri cento metri e si svolta a destra attraversando il Rio Cereda su un piccolo ponte. Siamo in località Domadói (1.115 m slm), dove è possibile anche parcheggiare il proprio mezzo e dove comincia il Sentiero No. 744.

L’escursione segue inizialmente il Sentiero No. 744 “Alessandro Miola” direzione Valtegnarich de Sora / Croce del Padèla, che porta – in una ventina di minuti circa – all’incrocio di Valtegnarich, dove si prende la strada interpoderale (quella col capitello!) a destra (Sentiero No. 730) in direzione Cenguei. Pochi minuti di camminata e la vista si apre sullo splendido panorama offerto dalla località dei Zenguei (o Cenguei, come indica una  tabella dalla toponomastica più moderna), a 1.145 metri di altitudine. Nei pressi dei numerosi masi presenti non sarà difficile vedere qualche animale da cortile e, in autunno, anche qualche mucca al pascolo. Se poi si è fortunati può anche capitare di poter scorgere qualche capriolo o qualche cervo al limitare del bosco. 

L’itinerario procede quindi verso la località di Pusòl ed i suoi masi caratteristici, situati sulla costa occidentale del colle Sanguárna (1.172 m slm, monte su cui saliva, negli anni 50 del secolo scorso, una seggiovia monoposto che partiva nei pressi della scuola elementare di Primiero). Dopo circa una ventina di minuti in discesa, percorrendo la strada che attraversa la costa del colle Sanguárna da nord a sud, si giunge all’incrocio con la strada forestale in cemento della Val Unéda, in località Spiadóri. Dal bivio si continua risalendo lungo la strada forestale sterrata “Pretecasa – Stadel” (Sentiero No. 723) in direzione Ritasa / Malga Fossetta. La strada forestale procede con qualche tornante verso i prati di Ritasa, che si raggiungono in una trentina di minuti, dopo aver abbandonato la strada forestale nei pressi della località di Stadel e imboccato una salita breve ma con pendenze importanti, resa ostica dal fondo devastato dai dilavamenti. 

La località di Ritasa, coi suoi 1.275 metri di quota, è il punto più alto del percorso; la fatica dello strappo però viene ripagata dagli incantevoli scorci che si aprono verso le Pale di San Martino e la Val Canali. Superata Ritasa, si giunge ai prati altrettanto belli di Stiòzza (1.270 m slm); da qui si procede sulla strada a sinistra, verso nord, che scende a Valtegnarich, da dove sarà sufficiente, per riportarsi al punto di partenza, procedere lungo le poche centinaia di metri già percorsi ad inizio itinerario.

 

Sentieri

 

  • Da Domadói (1.115 m slm), a lato della strada statale SS 347 del Passo Cereda, seguire la strada del Sentiero No. 744 fino all’incrocio di Valtegnarich
  • Procedere a destra lungo la strada del Sentiero No. 730 in direzione Cenguei,
  • Dai Zenguei / Cenguei (1.145 m slm), procedere in discesa, sempre lungo la strada, fino a giungere all’incrocio con la strada forestale “Val Uneda”, passando per i masi di Pusòl,
  • Risalire lungo la strada forestale sterrata “Pretecasa – Stadel” (Sentiero No. 723) in direzione Ritasa / Malga Fossetta, fino a Ritasa,
  • Da Ritasa (1.275 m slm), attraversare i prati di Stiòzza (1.270 m slm), quindi scendere lungo la strada verso Valtegnarich, da dove sarà sufficiente procedere fino al punto di partenza. ✓
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