RIfugio al Velo

Fósne – Camillo Depáoli – Rifugio Velo della Madonna – Cacciatore

Dettagli

Località Val Canali
Caratteristiche Dolomiti, Sottogruppo del Sass Maór, Pale di San Martino
Condizioni del percorso Ben segnalato e ben visibile
Gradi di esposizione 3/5
Terreno (Bosco) 50%
Terreno (Prato) -
Terreno (Roccia) 50%
Terreno (Urbano) -
Lunghezza 13 km
Durata 6h
Dislivello positivo 1 436 m
Dislivello negativo 1 436 m
Altitudine massima 2 473 m
Altitudine minima 1 340 m
Parcheggio Macchina 46.207624, 11.857563

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Descrizione

Dire che questo è un anello classico sulle Pale di San Martino è forse poco. Il trekking qui proposto è sicuramente uno dei giri più frequentati dagli escursionisti esperti sul lato meridionale del gruppo dolomitico delle Pale di San Martino. I sentieri su cui si sviluppa l’anello sono tutti classificati come EEA, il che significa che, sebbene non si tratti di vie ferrate, i sentieri sono attrezzati e in molti punti presentano corde fisse e scale. Questo per dire di non prendere in considerazione di affrontare questo giro se non si ha alcuna esperienza con questo tipo di escursionismo.

Questo trekking parte dalla località Fósne (circa 1.500 m slm), situata appena più a monte della località turistica dei Pieréni, in Val Canali. Le Fósne, con il gruppo di masi attorno ad un masso nel centro del prato, sono uno dei posti più pittoreschi e fotografati del Primiero. La prima parte dell’escursione segue il Sentiero No. 731 che dalle Fósne porta al Còl dei Cístri, interamente nel bosco. Questo tratto è costantemente circondato da un magnifico panorama che a N rivela il Cimèrlo (2.504 m slm) e a S la Valle di Primiero.

Una volta giunti alla Forcella Col dei Cistri (1,568m slm, non secondo la segnaletica, ma secondo il LIDAR), imboccare il Sentiero 734A, conosciuto anche come Sentiero Camillo Depaoli e procedere in direzione Rifugio Velo della Madonna.

Dopo circa due chilometri in leggera salita lungo la costa, il Sentiero Camillo Depaoli comincia ad arrampicarsi arrivando direttamente al Cadinòt (2.280 m slm), un ampio vallone che precede il Rifugio Velo della Madonna (2.358 m slm).

Una volta giunti al rifugio, crocevia di numerosi trekking e punto di partenza per scalate di rilievo su cui spicca la classica Via dello Spigolo del Velo, vi consigliamo di concedervi una pausa per ammirare il panorama, che oltre alle cime Madonna, Val di Ròda, Ball (nota: si legge bóll…) e Stanga, a valle si apre su San Martino di Castrozza e sul Lagorai.

Dal Rifugio Velo della Madonna, l’escursione continua sul Sentiero No. 742 in direzione Sentiero del Cacciatore / Ferrata Dino Buzzati. La salita porterà in poco meno di un chilometro sulla destra della Stanga (2.547 m slm) dove una volta scavalcata una forcella, comincerà la discesa lungo il Sentiero Attrezzato del Cacciatore, No. 742.

La discesa, che presenta un dislivello di circa 1.000 m, è abbastanza tecnica. Per questo motivo è necessario fare attenzione e procedere con la dovuta cautela, sebbene le parti più difficili ed esposte siano state attrezzate nel corso degli anni con la corde fisse.

Dal Sentiero del Cacciatore si può ammirare un panorama a dir poco meraviglioso sulla Val Pradidali, Val Canali e sulla Cima Canali (2.859 m slm), oltre che sul Sass Maór sul versante occidentale.

Verso la fine della discesa, in memoria dell’Accademico del CAI Giancarlo Biasin (inciampato durante la discesa sul Sentiero del Cacciatore nel 1964), troverete una lapide a lui dedicata.

Una volta giunti a valle, all’incrocio con il Sentiero No. 719, imboccare quest’ultimo in direzione meridionale verso Piereni / Fosne. La dolce discesa di quest’ultimo, parzialmente su sentiero per poi allargarsi in strada bianca, vi porterà in poco meno di 3.5 km al punto di partenza.

 

Sentieri

 

  • Dai prati della località Fósne (1.370 m slm), in Val Canali, imboccare il Sentiero No. 731 verso Col dei Cistri,
  • Dalla Forcella Col dei Cistri (1.568 m slm), procedere lungo il Sentiero Attrezzato Camillo Depaoli, indicato anche come Sentiero No. 734A, in direzione Rifugio Velo della Madonna,
  • Dal Rifugio Velo della Madonna (2.358 m slm), salire verso la Cima della Stanga, in direzione Sentiero Attrezzato del Cacciatore / Ferrata Dino Buzzati, sul Sentiero No. 742,
  • Dalla forcella meridionale della Stanga, sempre sul Sentiero No. 742, imboccare la discesa lungo il Sentiero del Cacciatore,
  • Una volta giunti a valle, all’incrocio con il Sentiero No. 719, imboccare quest’ultimo in direzione S verso Piereni / Fosne,
  • Procedere per circa 3.5km lungo il Sentiero No. 719, che diventa strada bianca, fino al punto di partenza. ✓

 

Cenni Storici

 

  • Dedichiamo questo giro alla coppia Samuele “Pape” Scalet e Giancarlo Biasin, entrambi accademici del CAI e immensi alpinisti. Del primo, mancato il 17 gennaio 2010, ricordiamo anche il suo ultimo libro, da noi ritenuto uno dei migliori sull’escursionismo nel Primiero, con cui ha contribuito a far conoscere la passione per la montagna a tutti. Il secondo, brillante avvocato veronese, per la memoria. Il 3 agosto 1964, dopo aver aperto una delle vie dolomitiche più difficili (Via Biasin sul Sass Maór) insieme Samuele Scalet, capocordata, andò incontro al suo tragico destino inciampando su un pino mugo proprio mentre rientrava in Val Pradidali lungo il Sentiero del Cacciatore.

 

RIFUGIO VELO DELLA MADONNA

 

  • Il Rifugio Velo della Madonna (conosciuto anche come Rifugio del Velo) è stato inaugurato nel settembre 1980, presso un crocevia, proprio ai piedi della Cima della Madonna (2752 m s.l.m.),  da dove partono numerosi percorsi alpinistici che includono lo Spigolo del Velo, le Vie Normali, ed alcuni sentieri attrezzati e Vie Ferrate.
  • Il nome del rifugio deriva dalla via classica dello Spigolo del Velo.
  • La famosa via dello Spigolo del Velo (conosciuta anche come “die Schleierkante” in tedesco), è ritenuta da molti alpinisti come la più bella delle alpi orientali. La via fu aperta il 19 luglio 1920 dagli alpinisti austriaci Gunther Langes e Erwin Merlet, mentre la prima invernale fu portata a termine con un’impresa epica il 21 gennaio 1953 dai primierotti Lallo Gadenz e Giacomo “Meto” Scalet.
  • Giacomo “Meto” Scalet, guida alpina, Aquila di San Martino, campione italiano e olimpionico nello sci di fondo nel 1936, vanta il record di ascese allo Spigolo del Velo: 87 ufficiali, 100 secondo il “Meto”.

 

Link

 

 

Bibliografia

 

  • Scalet, S. (2013). Camminare. Sentieri nelle valli di Primiero, San Martino, Pale di San Martino, Rolle e Vanoi. Versante Sud.
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