Chiesetta di San Silvestro

Imèr – San Silvestro – Passo Gòbbera – Col dei Bètteghe – Via Nòva

Dettagli

Località Imèr
Caratteristiche Bosco, prati, architetture
Condizioni del percorso Ben visibile e ben segnalato
Gradi di esposizione 1/5
Terreno (Bosco) 70%
Terreno (Prato) 20%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) 10%
Lunghezza 11 km
Durata 3h
Dislivello positivo 588m
Dislivello negativo 588m
Altitudine massima 1,047m
Altitudine minima 628m
Parcheggio Macchina 46.150946, 11.797016

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Descrizione

L’itinerario che parte da Imèr e arriva alla Chiesetta di San Silvestro è una passeggiata alla scoperta dell’estremo meridionale della Valle di Primiero.

Entrando nella Valle di Primiero attraverso la strada dello Schenèr, non si può non notare la caratteristica chiesetta visibile su un promontorio fin dalla località di Pontét.

L’escursione parte nell’abitato di Imèr dove, seguendo il percorso pedonale adiacente alla strada principale, in poco tempo si arriva in località Masi di Imer. Questo piccolo agglomerato urbano ritrae perfettamente il passato agricolo del borgo; superandolo, sulla destra, si imbocca il Sentiero No. 346 in direzione San Silvestro

Il tratto iniziale del sentiero si sviluppa su un’ampia traccia che muta in sentiero dopo circa dieci minuti. Poco dopo aver superato un canalone, comincia una ripida salita a tornanti circondata da fitti faggi che porta alla chiesa. 

Dal promontorio dove sorge la chiesetta di San Silvestro è possibile avere una vista completa sugli abitati di Mezzano e Imèr, sulla vallata dello Schenèr e sui masi dell’abitato del Passo Gòbbera. Il Passo Gòbbera è la successiva meta della camminata. Salendo dalla chiesa e seguendo le indicazioni verso Passo Gòbbera, in circa venti minuti si giunge agevolmente al passo (989 m s.l.m.).

Attraversando la strada asfaltata del passo che connette la vallata del Primiero a quella del Vanòi, inizia una rampa asfaltata che porta in località Col dei Bètteghe (1,033 m s.l.m.), circondata da splendidi prati e con un panorama che si apre sull’abitato del Passo Gòbbera. Col dei Betteghe è il punto più alto del percorso.

Proseguendo lungo il sentiero si giunge in breve in località Solan Grant, caratterizzata dal suo maestoso faggio che domina i prati antistanti. Da questo punto, seguendo la strada asfaltata in discesa per qualche centinaia di metri, si arriva all’incrocio che consente di immettersi sul Sentiero No. 357, conosciuto anche come Via Nòva.

La Via Nòva storicamente collegava il Passo Gòbbera con l’abitato di Pieve, a Fiera di Primiero. In passato il sentiero veniva utilizzato come arteria per portare il minerale grezzo ai forni fusori di Transacqua. Scendendo lungo la Via Nòva, si superano in rapida successione le località di Solàn, Maso Prá, Fasierne, Coladìna, finché, dopo aver passato su un ponte il canale del ruscello Rizòl appare sulla destra un sentiero che porta a Imèr, all’altezza della località Casiéi.

 

Sentieri

 

  • Dal centro di Imèr, proseguire verso i Masi di Imèr, in direzione sud (dalla strada asfaltata o dal sentiero che corre parallelo alla strada del Passo Gòbbera),
  • Attraversato l’abitato dei Masi di Imèr, pochi metri prima del ricongiungimento sulla strada statale, prendere il Sentiero No.346 in direzione San Silvestro,
  • Dalla Chiesetta di San Silvestro, continuare sul Sentiero No. 346 verso Passo Gòbbera (989 m s.l.m.),
  • Da Passo Gòbbera, dopo aver attraversato la strada del passo, salire a Còl dei Bètteghe (1,033 m s.l.m.),
  • Da Còl dei Bètteghe, procedere lungo il sentiero e, una volta arrivati sulla strada asfaltata, procedere in discesa fino al bivio con la Via Nòva,
  • Seguire la Via Nòva (Sentiero No. 357) per 2.5 km e, all’altezza di Casièi, scendere a Imèr seguendo i cartelli. ✓

 

 

CHIESETTA DI SAN SILVESTRO

 

  • La presenza di un’antica chiesa sulla rupe del Monte Totoga all’ingresso della Valle di Primiero affonda le sue radici nella storia e nella leggenda. La chiesa di San Silvestro (intitolata a Papa Silvestro), costruita nel XIII secolo e aperta ogni anno in occasione della festa dei lavoratori del 1° maggio, il 31 dicembre e il lunedì di Pasquetta, è sempre stata un luogo simbolico importante per l’identità delle valli di Primiero e Vanoi.
  • La leggenda narra che il luogo originariamente scelto per la costruzione della chiesa fosse molto più a valle, vicino alla località Masi, a Imèr. I materiali per la costruzione della chiesa furono lasciato in quel punto, ma il giorno seguente i costruttori ritrovarono tutti i materiali molto più in alto, nel punto in cui troviamo la chiesetta oggi. Dopo alcuni tentativi di riportare a valle il materiale, la vicenda continuava a ripetersi, tanto da convincere gli abitanti che ciò fosse un segnale divino, la volontà che la chiesetta fosse costruita in quel punto.
  • Nel Seicento è attestata presso la chiesetta la presenza di un eremita, Cristoforo Segatta di Vigolo Vattaro, a cui era proibito allontanarsi dalla chiesa per più di 15 giorni all’anno, e che quindi veniva aiutato dagli abitanti di Imèr e Mezzano.
  • All’interno della chiesa si trovano un affresco realizzato da Rocco Naurizio del 1544 rappresentante Gesù e quattro evangelisti sotto forma di animali, molto simile all’affresco presente nella Cappella di San Giacomo a Tonadìco, e affreschi di scene della vita e martirio di San Giorgio, attribuiti a Marco da Mèl (1540).
  • San Silvestro, assieme alle chiese di San Vittore, San Giovanni e Santa Romina, costituisce uno dei quattro vertici di una croce quasi perfetta chiamata “La Crosèra”. La croce, formata da due rette immaginarie, costituì nel passato simbolo di protezione e devozione per la comunità di Primiero.

 

Passo Gobbera

 

Situato a 989 m s.l.m., il Passo Gòbbera connette la Val di Primiero con la Valle del Vanoi. Nel piccolo abitato sul passo, merita una citazione la chiesa seicentesca dedicata a San Gottardo, ristrutturata nel 2010, oltre che la calchèra, anch’essa recentemente restaurata.

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