
Dettagli
Descrizione
Questo percorso parte da Malga Ces (1.670 m. s.l.m.), uno dei classici punti di partenza per l’escursionismo sul versante settentrionale del Lagorai, situata non lontana dell’abitato di San Martino di Castrozza. L’escursione, immersa nel Lagorai, va sulla cima della Cavallazza, per poi passare per il Lago della Cavallazza e per i turistici Laghetti di Colbricón nella sua parte finale.
La camminata parte da Malga Ces. Risalendo lungo la pista da sci Valbonéta (direzione nord-ovest) per qualche centinaio di metri, sulla destra, si giunge al Sentiero No. 348 che porta sul crinale della Cavallazza. Il ripido sentiero, poco prima del Rifugio Laghi di Colbricón e dopo aver attraversato la località di Pian delle Cartucce, arriva al bivio, che permette di salire sulla Cavallazza (2.324 m s.l.m.).
Dalla cima (2.324 m s.l.m.), estremamente panoramica e che merita una piccola deviazione sulla destra del sentiero, dopo una breve discesa si raggiunge una piccola forcella. Dalla forcella si seguono le indicazioni per Passo Rolle. Il sentiero, mai esposto, costeggia i lati occidentali della Cavallazza Piccola e della Tognàzza, passando per il bel Lago della Cavallazza per poi giungere a Passo Rolle.
Da Passo Rolle si percorre in discesa la pista da sci Ferrari fino a giungere alla partenza della cabinovia della pista da sci Paradiso; da qui si segue il Sentiero No. 348 che giunge agli splendidi Laghetti di Colbricón e al Rifugio Laghi di Colbricón.
Dai Laghetti di Colbricón, si prosegue lungo il Sentiero No. 348 che riporta, seguendo a ritroso lo stesso tratto iniziale dell’escursione, a Malga Ces.
Questo giro è anche uno degli itinerari proposti da Ces Trail, sotto la denominazione di “Giro della Grande Guerra”.
Sentieri
- Da Malga Ces (1.670 m s.l.m.), risalire la pista Valbonéta in direzione nord-ovest fino al Sentiero No. 348,
- Seguire il Sentiero No. 348 in direzione Laghetti di Colbricón e successivamente verso Cima della Cavallàzza,
- Dalla Cima della Cavallàzza (2.324 m s.l.m.), seguire le indicazioni per Passo Rolle, passando per il Lago della Cavallazza,
- Da Passo Rolle (1,970 m s.l.m.), scendere lungo la pista da sci Paradiso, fino ad imboccare il Sentiero No. 348,
- Seguire il Sentiero No. 348 fino ai Laghetti di Colbricón,
- Dai Laghetti di Colbricón, continuare in discesa lungo il Sentiero No. 348 fino a giungere a Malga Ces. ✓
LAGHETTI DI COLBRICÓN
- I Laghetti di Colbricón (conosciuti anche come Laghi di Colbricón) sono due laghi alpini posti a quota 1.909 e 1.922 mt. di altitudine.
- Il 18 giugno 1971, Gian Luigi Secco di San Martino di Castrozza, durante una giornata di pesca al lago, raccolse una pietra anomala presso la sorgente del lago più grande. La pietra, una selce apparentemente lavorata da mani umane, fu esaminata con lo zio Luigi. Inizialmente i due pensarono fosse un ritrovamento casuale, ma successivamente, per associazione, fecero un altro sopralluogo. 57 selci lavorate vennero trovate attorno al lago di Colbricón. Le pietre lavorate risalgono al 6.500 a.C., quando cacciatori mesolitici allestivano bivacchi estivi posti in uno dei più interessanti valichi d’alta quota della parte orientale della catena del Lagorai, sul Passo di Colbricón.
LA GRANDE GUERRA SUL COLBRICÓN
- La cresta del Lagorai che va dal Colbricón al Passo Rolle è stata teatro di scontri durante la Prima Guerra Mondiale.
- Prima dell’entrata, nel 1915, dell’Italia nella Grande Guerra, il monte della Cavallazza era un avamposto militare dell’Impero Austro-Ungarico. L’avamposto, costituito da un articolato sistema di trincee e gallerie, era strategicamente posizionato a guardia dell’accesso al Passo Rolle e a difesa della Val Travignòlo.
- Nell’autunno del 1915, dopo la conquista del Castelàz da parte delle truppe italiane, i soldati austro-ungarici furono costretti ad abbandonare il Passo Rolle, divenuto punto debole della nuova linea del fronte. Il 21 luglio 1916, le truppe italiane conquistarono la cima della Cavallazza e l’intera linea del fronte che percorreva la cresta dal Colbricón fino al Passo Rolle. A causa dei sopraggiunti rinforzi da parte degli austro-ungarici, l’offensiva italiana subì un arresto, congelando la linea del fronte proprio sulla cresta del monte Colbricón.
Bibliografia
- Secco, L., Sorano Toppo, S. (1978). I ritrovamenti mesolitici del Colbricon. Tipografia Artigiani Grafici, Genova.
Link
- Malga Ces: https://www.malgaces.it
- Ces Trail: https://cestrail.it