
Dettagli
Descrizione
Questo percorso porta direttamente a raggiungere il colorato centro di Fiera di Primiero, pittoresco borgo della Valle di Primiero che cattura lo sguardo dei suoi visitatori per i numerosi scorci che contrastano storia e natura e per la vitalità che esso offre, soprattutto durante la stagione turistica. Questa passeggiata in discesa è immersa nella sua prima parte nella frescura del bosco dei pendii del Monte Bedolé, lungo il ben segnalato Sentiero CAI-SAT No. 359, per poi procedere nel fondovalle lungo la pista ciclabile, passando nei pressi dell’abitato di Sirór e giungendo direttamente nel centro di Fiera di Primiero.
Dal Maso Raris (1.154 m slm), ci si dirige in leggera discesa verso le vicine case, in direzione E; dopo 50 m, raggiunte le case, si percorrono gli ulteriori 50 m in discesa lungo la strada carrabile a pavimentazione grezza che porta sulla strada principale SS 50 del Passo Rolle, vicino alla fermata dell’autobus di Valmesta (1.126 m slm). Giunti sulla strada, si sale per un centinaio di metri a lato della strada principale, fino a giungere al bivio con il Sentiero No. 359, che parte sulla destra in direzione Piana / Sirór. La primissima parte della discesa procede piacevolmente costeggiando i limitari E dei prati di Valmesta, sulla traccia in ciottolato dello storico sentiero; una volta lasciati i prati alle spalle, il sentiero comincia a scendere ripido verso il letto del Torrente Cismón, in un tratto che può risultare scivoloso nelle mezze stagioni ed in cui è necessario prestare attenzione. Superata la ripida discesa e attraversato il corso d’acqua di Rio Valmesta con la presa, si giunge sui verdi prati della Piana di Sirór, situata tra l’abitato di Sirór e la centrale idroelettrica di Zivertaghe, dove la pendenza diventa più dolce e dove il sentiero confluisce su una strada bianca che costeggia il Torrente Cismón. Superato il ponte chiamato Pont del Fritz (927 m slm), la strada bianca converge – in corrispondenza alla ciclopedonale San Martino di Castrozza – Sirór – in una bella strada asfaltata, che procede costeggiando il letto del Cismón fino ad un secondo ponte che lo attraversa riportandosi sulla sua destra orografica. Da questo punto, comincia una lunga ma piacevole discesa sulla stessa sponda del torrente, che permette di avvicinarsi gradualmente ai centri abitati del fondovalle, visibili di fronte a sé e sovrastati dalla spettacolare catena dolomitica delle Vette Feltrine a S. Il primo centro abitato che si raggiunge è quello di Nolésca, frazione della vicina Sirór, visibile a sinistra, verso O; superato con un sottopassaggio il ponte della strada principale SS50 che collega Nolésca con Sirór, si procede in un falsopiano in discesa che conduce in meno di un chilometro al Parco Vallombrosa, a N di Fiera di Primiero, dal quale sarà sufficientemente proseguire per 200 m lungo Via Monte Grappa per arrivare direttamente nel centro di Fiera di Primiero (710 m slm).
Dal XV secolo, Fiera di Primiero è il comune più importante della Valle del Primiero e rappresenta il suo centro commerciale. Lo sviluppo di Fiera si è mosso parallelamente a quello dell’industria mineraria. Durante il ventennio fascista, Fiera fu aggregata ad altri comuni della vallata nel comune di Primiero, per poi riprendere l’autonomia amministrativa dopo la fine della seconda guerra mondiale. Autonomia che durerà per altri 70 anni. Nel gennaio del 2016, infatti, il comune di Fiera di Primiero è stato riunito nel nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza. Prima della fusione, con i suoi 15 ettari di estensione territoriale, Fiera di Primiero costituiva il secondo più piccolo comune d’Italia.
La Pieve è la parte storica di Fiera di Primiero. Monumenti di particolare interesse sono i seguenti (per la cronaca, sono tutti uno accanto all’altro): la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Palazzo delle Miniere (ex sede del magistrato responsabile del controllo delle miniere nonchè ufficio delle imposte), la Chiesetta di San Martino (chiesa in stile romanico dell’XI secolo, poi convertita in battistero), la Casa di Luigi Negrelli, l’Hotel Orsingher (edificio del XV secolo), l’Antica canonica (edificio datato XVI secolo) e Casa Patria (del XVIII secolo).
Da Fiera di Primiero, è possibile rientrare al Maso Raris prendendo, direttamente dall’autostazione (orari qui), il bus che collega Fiera con San Martino di Castrozza, scendendo in località Valmesta.