Val de la Vecia

Maso Raris – Malga Civertaghe – Val de la Vècia

    

Dettagli

Località Valmesta, Piana di Sirór, Val de la Vecia, Civertaghe
Caratteristiche Bosco, prati
Condizioni del percorso Ben segnalato, su sentieri principali
Grado di esposizione 1/5
Terreno (Bosco) 80%
Terreno (Prato) 20%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) -
Lunghezza 12.4 km
Durata 4h
Dislivello positivo 750 m
Dislivello negativo 750 m
Altitudine massima 1 375 m
Altitudine minima 920 m
Parcheggio Macchina 46.226382, 11.806502

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Descrizione

La Malga Civertaghe, posta su un ampio pascolo ai piedi delle Pale tra il fondovalle del Primiero e San Martino di Castrozza, è una delle mete tradizionali per le camminate che partono da San Martino. Grazie all’ampio pascolo, la vista permette di ammirare da un’angolazione vicina le imponenti vette sud-occidentali delle Pale di San Martino. Il tracciato che porta dal Maso Raris a Malga Civertaghe è un’escursione che inizialmente scende la Val Cismón sulle pareti del Monte Bedolé, per poi risalirla sul versante opposto, risalendo la sponda meridionale della Val di Ròda, lungo una storica mulattiera immersa nel bosco. 

Dal Maso Raris (1.154 m slm), ci si dirige in leggera discesa verso le vicine case, in direzione E; dopo 50 m, raggiunte le case, si percorrono gli ulteriori 50 m in discesa lungo la strada carrabile a pavimentazione grezza che porta sulla strada principale SS 50 del Passo Rolle, vicino alla fermata dell’autobus di Valmesta (1.126 m slm). Giunti sulla strada, si sale per un centinaio di metri a lato della strada principale, fino a giungere al bivio con il Sentiero No. 359, che parte sulla destra in direzione Piana / Sirór. La primissima parte della discesa procede piacevolmente costeggiando i limitari E dei prati di Valmesta, sulla traccia in ciottolato dello storico sentiero; una volta lasciati i prati alle spalle, il sentiero comincia a scendere ripido verso il letto del Torrente Cismón, in un tratto che può risultare scivoloso nelle mezze stagioni ed in cui è necessario prestare attenzione. Superata la ripida discesa e attraversato il corso d’acqua di Rio Valmesta con la presa, si giunge sui verdi prati della Piana di Sirór, situata tra l’abitato di Sirór e la centrale idroelettrica di Zivertaghe, dove la pendenza diventa più dolce e dove il sentiero confluisce su una strada bianca che costeggia il Torrente Cismón. Superato il ponte chiamato Pont del Fritz (927 m slm), si giunge in breve al bivio con la Ciclopedonale San Martino di CastrozzaSirór

Dal bivio, anziché procedere lungo la ciclopedonale verso San Martino, il tracciato prende, a destra verso E, il Sentiero No. 717, sentiero storico a tratti in selciato che sale ripido ma costante nel bosco in direzione Malga Civertaghe. Qui comincia il tratto forse più affascinante – sicuramente il più silenzioso – dell’itinerario. Il sentiero risale velocemente la costa ad ovest dei Prati Rónzi, quindi interseca una via forestale e continua, mantenendo la direzione, fino a oltrepassare una valletta. Dopo aver aggirato una costa boscosa, il sentiero perde leggermente quota ed entra in una zona acquitrinosa per poi riprendere quota fino a sbucare nella piccola radura di Ronz dei Paléti. Poco oltre, al bivio con il Sentiero No. 745 in località di Bellestraie, si continua a sinistra, entrando nell’impluvio della Val de la Vècia. Si attraversano la sorgente ed il torrente per poi proseguire per una strada parzialmente cementata. Una volta usciti a margine del pascolo della malga, dopo aver contornato il bacino idroelettrico artificiale delle Civertaghe, si supera l’incrocio con il Sentiero No. 713, per poi giungere in pochi metri a Malga Civertaghe (1.375 m slm).

Superata la malga il tracciato percorre un tratto in discesa sulla strada “dei Camòi” (strada asfaltata di accesso alla struttura); una volta lasciato il pascolo alle proprie spalle, giunti in prossimità del ponte sul Rio Val di Ròda, il percorso scende, verso sud, lungo la strada ciclopedonale che collega San Martino di Castrozza con Siror. All’altezza della Val de la Vècia, poco sopra la Centrale di Zivertàghe, dopo alcuni tornanti stretti in discesa, si giunge al ponte su funi.  Questo ponte, progettato con sei funi portanti ed inaugurato nel luglio 2020, è lungo 58 m e raggiunge un’altezza di 23 m. Superato il ponte, si affrontano in successione alcuni ripidi tornanti. In prossimità del letto del Torrente Cismón si giunge nuovamente, con una pendenza che è tornata a farsi leggera, presso il Pont del Friz, da dove si prosegue risalendo – a ritroso – il primo tratto del percorso sul Sentiero No. 359 che riporta direttamente a Valmesta, e quindi al Maso Raris.

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