San Silvestro

Passo Gòbbera – San Silvestro

Dettagli

Località Passo Gòbbera
Caratteristiche Bosco, Panorama
Condizioni del percorso Su facile sentiero
Grado di esposizione 1/5
Terreno (Bosco) 85%
Terreno (Prato) 5%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) 10%
Lunghezza 2.8 km
Durata 0h 45
Dislivello positivo 151 m
Dislivello negativo 151 m
Altitudine massima 989 m
Altitudine minima 924 m
Parcheggio Macchina 46.147615, 11.757738

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Descrizione

La passeggiata turistica che porta alla Chiesetta di San Silvestro dal Passo Gòbbera è quasi d’obbligo per gli abitanti delle valli del Primiero e del Vanoi. Passo Gòbbera (989 m slm), grazioso passo alpino di bassa quota, è il punto di accesso più facile e diretto alla chiesetta. La chiesa, posizionata a strapiombo sulla Val di Schenèr su un promontorio del Monte Totoga (1.705 m slm), domina l’entrata della Valle di Primiero ed è visibile, percorrendo la Val di Schenèr verso Primiero, una volta superata la località di Pontét. Tradizionalmente meta di pellegrinaggi in concomitanza delle sue aperture, grazie proprio alla sua posizione, la chiesa offre ai visitatori uno splendido panorama.

Il tracciato parte dalla chiesa della piccola frazione di Passo Gòbbera (Canal San Bovo), comodamente raggiungibile percorrendo la strada del Passo SP 79. Ignorando le due indicazioni per il Monte Totoga, pochi metri ad est rispetto alla chiesa si imbocca la discesa verso San Silvestro (Sentiero No. 346). Dopo aver perso 60 metri di quota e aver oltrepassato il ruscello della Val dei Gardizzi, il sentiero prosegue in leggera salita, tagliando il costone e il Boàl de le Scàndole all’ombra di pini, abeti, frassini, faggi e noccioli, fino a giungere alla pittoresca Chiesetta di San Silvestro (965 m slm). Dal promontorio dove sorge la chiesetta è possibile avere una vista completa sugli abitati di Mezzano e Imèr, sulla vallata dello Schenèr e sui masi del Passo Gòbbera.

Prima di ripercorrere a ritroso lo stesso sentiero, il consiglio è quello di prendersi tutto il tempo che questo luogo ricco di spunti merita. Seppur breve, è una camminata che vale la pena fare.

 

 

Sentieri

 

  • Da Passo Gòbbera (989 m slm), procedere lungo il Sentiero No. 346 verso San Silvestro,
  • Dalla Chiesetta di San Silvestro (965 m slm), tornare indietro. ✓

 

 

CHIESETTA DI SAN SILVESTRO

 

  • La presenza di un’antica chiesa sulla rupe del Monte Totoga all’ingresso della Valle di Primiero affonda le sue radici nella storia e nella leggenda. La chiesa di San Silvestro (intitolata a Papa Silvestro), costruita nel XIII secolo e aperta ogni anno in occasione della festa dei lavoratori del 1° maggio, il 31 dicembre e il lunedì di Pasquetta, è sempre stata un luogo simbolico importante per l’identità delle valli di Primiero e Vanoi.
  • La leggenda narra che il luogo originariamente scelto per la costruzione della chiesa fosse molto più a valle, vicino alla località Masi, a Imèr. I materiali per la costruzione della chiesa furono lasciato in quel punto, ma il giorno seguente i costruttori ritrovarono tutti i materiali molto più in alto, nel punto in cui troviamo la chiesetta oggi. Dopo alcuni tentativi di riportare a valle il materiale, la vicenda continuava a ripetersi, tanto da convincere gli abitanti che ciò fosse un segnale divino, la volontà che la chiesetta fosse costruita in quel punto.
  • Nel Seicento è attestata presso la chiesetta la presenza di un eremita, Cristoforo Segatta di Vigolo Vattaro, a cui era proibito allontanarsi dalla chiesa per più di 15 giorni all’anno, e che quindi veniva aiutato dagli abitanti di Imèr e Mezzano.
  • All’interno della chiesa si trovano un affresco realizzato da Rocco Naurizio del 1544 rappresentante Gesù e quattro evangelisti sotto forma di animali, molto simile all’affresco presente nella Cappella di San Giacomo a Tonadìco, e affreschi di scene della vita e martirio di San Giorgio, attribuiti a Marco da Mèl (1540).
  • San Silvestro, assieme alle chiese di San Vittore, San Giovanni e Santa Romina, costituisce uno dei quattro vertici di una croce quasi perfetta chiamata “La Crosèra”. La croce, formata da due rette immaginarie, costituì nel passato simbolo di protezione e devozione per la comunità di Primiero.

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