
Passo Rolle – Baita Segantini
Dettagli
Descrizione
Fantastica e popolarissima passeggiata che dal Passo Rolle porta alla Baita Segantini, senza dubbio una delle mete più visitate delle Dolomiti. Caratteristica principale dell’intera passeggiata, che si sviluppa interamente lungo la strada sterrata carrabile che collega il passo con la baita, è il magnifico quadro offerto verso est sul settore più occidentale delle Pale di San Martino, con il Cimon della Pala che spicca isolato a sud e le imponenti cime Vezzana, Bureloni, Val Grande, Mulaz e Venegiòta. Oltre alle Pale di San Martino, particolarmente interessanti risultano le viste sul Monte Castellazzo a nord, sul Passo Rolle e Punta Rolle a sud, sulla catena del Lagorai a sud est e su Paneveggio ad est.
Punto di partenza è il Passo Rolle (1.984 m slm), nei pressi di un ampio parcheggio, posto a poche centinaia di metri dallo scavalco, sul versante est verso San Martino di Castrozza. Dal parcheggio comincia, a lato di un edificio una volta adibito a punto di partenza della seggiovia monoposto Segantini – Graffer che conduceva direttamente alla Baita Segantini, una strada sterrata in salita con comodi tornanti che porta subito ad un primo incrocio, dove si prende, sulla destra, la strada sterrata in direzione della Capanna Cervino (2.084 m slm). Attualmente punto di ristorazione, la capanna nasce negli anni ‘30 come base della scuola di sci fondata da Alfredo Paluselli che diede questo nome all’edificio in onore del Cimon della Pala, chiamato “il Cervino delle Dolomiti”, per la sua caratteristica forma che si ammira da qui.
Dalla Capanna Cervino la camminata prosegue su un breve tratto in sentiero che permette di tagliare l’ampio tornante della strada sterrata (è possibile, ovviamente, procedere lungo la strada). Successivamente, continuando lungo la strada si giunge, dopo un tratto relativamente pianeggiante, direttamente alla Baita Segantini (2.181 m slm), posta con il suo laghetto sulla testata della Val Venegia, al cospetto delle Pale di San Martino.
Il rientro da Baita Segantini segue a ritroso il percorso dell’andata, con la possibilità di seguire anche le numerose tracce verso Passo Rolle che, con lo sviluppo turistico del Trekking del Cristo Pensante, sono ora tutte ben visibili e non richiedono particolare impegno tecnico.
Sentieri
- Da Passo Rolle (1.984 m slm), seguire la strada sterrata in salita verso Capanna Cervino / Baita Segantini,
- Da Capanna Cervino (2.084 m slm), proseguire la salita sempre seguendo la strada sterrata fino a Baita Segantini,
- Da Baita Segantini (2.181 m slm), rientrare a Passo Rolle. ✓
BAITA SEGANTINI E CAPANNA CERVINO
- Una linea ben definita, oltre a quella geografica, unisce Baita Segantini e Capanna Cervino; entrambe infatti nascono grazie all’artista, guida alpina e poliglotta Alfredo Paluselli (1900 – 1969), conosciuto anche come “Custode del Cimone”.
- Nato a Ziano di Fiemme, Paluselli è sicuramente uno dei pionieri della cultura sportiva e turistica “moderna” nella regione, grazie ad esperienze lavorative che gli permisero di osservare culture differenti in Svizzera e negli Stati Uniti d’America, una volta rientrato in Italia, dopo aver fondato una squadra di atletica in Val di Fassa ed aver conseguito il titolo di Maestro di Sci d’Italia, decise di fondare insieme alla moglie Lina la prima scuola di sci delle Dolomiti.
- Prefabbricata con blocchi componibili nel laboratorio di Paluselli a Ziano, nasce negli anni ‘30 la Capanna Cervino, che prende il nome dal Cimon della Pala (chiamato “Cervino delle Dolomiti” per la sua forma). La scuola fu la prima in Italia a proporre pacchetti vitto, alloggio e corsi di sci.
- Nella sua continua ricerca di nuovi stimoli, nel 1936, dopo aver restaurato la vecchio sentiero della Grande Guerra che da Passo Rolle conduceva a Passo Costazza, Paluselli decise di sposare definitivamente il Passo Rolle, costruendo quella che sarà la sua dimora per i successivi 35 anni (incluso il famoso inverno del 1950-1951 quando Passo Rolle venne sommerso da più di 25 metri di neve): Baita Segantini.
- Si dice che Paluselli, conosciuto per la sua schiettezza, non amasse essere circondato da persone e che trattasse con durezza chiunque si atteggiasse o ostentasse. È noto inoltre che Paluselli aprisse la sua dimora a visitatori solo occasionalmente, quando si allontanava per rientrare a valle o per scalare, lasciando agli ospiti un semplice biglietto con scritto: “Entrate, bevete, pagate”.
- Intitolata al pittore di Arco che Paluselli ammirava e ricavata da un tabià di Bellamonte smontato e rimontato dallo stesso Paluselli dove ora sorge, Baita Segantini resta ad oggi una delle mete più turistiche delle Dolomiti. Tra i suoi visitatori, svettano anche nomi illustri come Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Leopoldo III del Belgio e Papa Giovanni XIII.