Pieve – Cima Bedolé – Nolésca

Dettagli

Località Fiera di Primiero, Tassoni, Bedolé, Val Serena, Nolésca
Caratteristiche Bosco, Architetture, Prati, Vetta, Croce
Condizioni del percorso Su sentieri e strade visibili, non sempre ben segnate
Grado di esposizione 1/5
Terreno (Bosco) 80%
Terreno (Prato) 10%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) 10%
Lunghezza 13.6 km
Durata 4h 30
Dislivello positivo 1 080 m
Dislivello negativo 1 080 m
Altitudine massima 1 792 m
Altitudine minima 720 m
Parcheggio Macchina 46.172989, 11.826915
Google-Maps-256

  

Descrizione

La salita che porta da Pieve (Fiera di Primiero) alla cima del Monte Bedolé è un classicissimo itinerario che, prima che la tempesta Vaia dell’ottobre 2018 alterasse in maniera permanente i pendii orientali del Monte, giungeva alla cima risalendo lo storico Sentiero No. 356 immerso nel bosco. Ci sono voluti anni di duro lavoro di pulizia su un versante dal terreno particolarmente instabile per restaurare il sentiero, che ora percorre una linea parallela (e a tratti sovrapposta) a quello storico e attraversa in molti punti le strade utilizzate dai boscaioli per rimuovere gli schianti. La peculiarità di questa salita di circa 1.000 m di dislivello, percorsa anche dalla gara di chilometro verticale “Da la Boteghina a la Zima”, è che – rispetto all’opposto Monte Padella – si svolge tutta su versanti “solivi”, prestandosi quindi ad essere percorsa in tutte le stagioni, anche durante l’inverno. 

In questo itinerario viene proposto un rientro “alternativo” rispetto a quello classico sul percorso di andata, che scende in fondovalle passando per Nolésca, lungo un altro storico sentiero di media quota: il Sentiero No. 355.  

L’itinerario parte da Pieve, nei pressi dello storico bar “La Boteghina”. Si risale inizialmente Via Bedolé (Sentiero No. 356) in direzione Tassoni / Cima Bedolé; dopo un tratto iniziale su asfalto grezzo la strada diventa un ampio sentiero che sale nel bosco e che conduce, in poco meno di 1 km, presso la località Tassonét, alla strada asfaltata che da Pieve porta alla Cappella del Colaór. Si continua quindi la salita sulla strada fino al tornante / bivio in località Tassoni (906 m slm), dov’è possibile scorgere un tratto del vecchio sentiero per la cima. Da Tassoni il tracciato prosegue in leggera salita seguendo sempre la strada asfaltata verso NE; dopo poche centinaia di metri, sulla sinistra, comincia la strada “Via dell’Impero”, che si prende in salita verso SO. Dopo circa 300 m, superato sulla destra un ulteriore imbocco del vecchio sentiero ora impercorribile, si volta a destra, percorrendo in salita nel bosco un tratto di un ampio sentiero, quasi carrabile, che porta a ricongiungersi, più a monte, con la “Via dell’Impero” in prossimità di Baita Zeni. Due tornanti sulla strada asfaltata in rapida successione consentiranno di giungere alla baita, dove c’è anche la possibilità di bere dalla fontana. L’itinerario supera Baita Zeni e prosegue per altri 150 m lungo la strada principale per poi prendere, sulla destra, il sentiero che porta alla presa di acqua potabile “Acqua del Faoro” (1.129 m slm), che la traccia supera raggiungendo il bivio / tornante con la Strada Forestale Dismoni, che si prende a sinistra e si percorre per pochi metri per poi riprendere nuovamente il sentiero (sulla destra) che risale in un breve tratto lungo un evidente naso del terreno fino ad arrivare sulla successiva strada sterrata, poco sopra. Continuando per circa 100 metri sulla strada sterrata si prende poi – a sinistra (paletti bianchi e rossi) – il sentiero che sale ripido tagliando la strada, che giunge nei pressi di un ampio pianoro – utilizzato per lo stoccaggio del legname -, visibile a destra. Dal pianoro il sentiero continua in ripida salita mantenendo la direzione, passando a fianco ad un bàito in legno situato pochi metri prima di giungere su un’ulteriore strada forestale (Strada Forestale Bedolé). Da qui si continua seguendo la Strada Forestale Bedolé in leggera discesa verso SO per circa 250 m fino a giungere in località Masiera Menuda (1.470 m slm), dove si lascia la strada per affrontare il tratto forse più impegnativo dell’itinerario  sul  Sentiero No. 356 (direzione Cima Bedolé). 

La ripida traccia è visibile e taglia la costa a S rispetto alla cima,  permettendo tra l’altro di poter iniziare ad ammirare, con un colpo d’occhio, l’intera catena dolomitica delle Vette Feltrine; il bosco si fa rado, ma è opportuno comunque prestare attenzione per la bassa vegetazione che a volte può nascondere il sentiero. In prossimità della cima basterà guardare in alto sulla destra per scorgere la croce; la traccia si fa più ampia e giunge ad un’ultima strada forestale che si percorre fino al tornante poco sotto la croce per poi salire sul sentiero che porta a Cima Bedolé.

Poco prima di giungere alla croce di vetta, una sella erbosa apre il panorama anche verso O, sulle cime del Lagorai di Fólga e Costón, nonché sulla Valle del Lòzen

Nonostante l’altitudine, la vista dalla croce è magnifica e consente di scoprire un panorama quasi a 360°, coperto soltanto ad O; lo sguardo spazia sull’intera Valle di Primiero, da Passo Rolle fino alle Vette Feltrine.

La discesa percorre il sentiero della salita fino al bivio / tornante con la Strada Forestale Dismoni, poco prima dell’Acqua del Faoro; anziché tornare a Pieve (Fiera di Primiero) seguendo a ritroso il percorso dell’andata, l’itinerario scende dalla Val Serena. Data la pavimentazione a tratti selciata di questa variante, si consiglia di valutare se percorrerla nel caso in cui il terreno fosse particolarmente bagnato.

Dal bivio / tornante presso l’Acqua del Faoro si segue la strada forestale verso N, in direzione Dismoni / San Martino di Castrozza, per poco meno di 1 km, su un tratto pianeggiante che offre scorci interessanti sulle Pale di San Martino. Una volta giunti all’incrocio con il Sentiero No. 355, si prende quest’ultimo a destra verso Nolésca / Sirór, cominciando la piacevole discesa lungo lo storico sentiero in selciato che si addentra nel folto e umido bosco della Val Serena. Arrivati alla strada asfaltata in località Guastaia, si procede a sinistra seguendo le indicazioni per Nolésca / Sirór, riprendendo poco dopo la mulattiera che, dopo aver attraversato la strada statale SS50 del Passo Rolle giunge direttamente di fronte alla vecchia birreria di Nolésca, piccola e graziosa frazione (770 m slm – denominata dai residenti “Piccola Parigi”). Attraversata Nolésca lungo la via principale in selciato con la tipica fontana, si giunge in breve al ponte sul Torrente Cismón, sotto il quale si prende la ciclabile a destra del torrente che riporta, in 2 km, a Fiera di Primiero.

 

Sentieri

 

  • Da Pieve (Fiera di Primiero), percorrere il Sentiero No. 356 in direzione Cima Bedolé, passando per Tassoni (906 m slm), Acqua del Faoro (1.129 m) e Masiera Menuda (1.470 m slm) fino alla cima [2h 45],
  • Da Cima Bedolé (1.792 m slm), tornare indietro fino al tornante / bivio della strada presso l’Acqua del Faoro [3h 15],
  • Dal bivio, seguire la Strada Forestale Dismoni verso Dismoni / San Martino di Castrozza per poco meno di 1 km, poi scendere sul Sentiero No. 355 verso Nolésca / Sirór [4h 00],
  • Da Nolésca (770 m slm), seguire la ciclabile a destra del Torrente Cismón fino a Fiera di Primiero [4h 30]. ✓
Strava
GPX
kml

  GALLERY