Orrido di Gares

Rifugio Rosetta – Pian delle Comèlle – Orrido delle Comèlle – Viaz del Bus

Dettagli

Località Pale di San Martino
Caratteristiche Altopiano, Val delle Comelle, Orrido
Condizioni del percorso Segnalato ed attrezzato
Grado di esposizione 3/5
Terreno (Bosco) -
Terreno (Prato) 10%
Terreno (Roccia) 90%
Terreno (Urbano) -
Lunghezza 15 km
Durata 6h
Dislivello positivo 1 150 m
Dislivello negativo 1 150 m
Altitudine massima 2 578 m
Altitudine minima 1 679 m
Parcheggio Macchina 46.264319, 11.805013

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Descrizione

Questo insolito itinerario unisce all’avventura la suggestività delle località dove esso transita, permettendo di tuffarsi in un’oasi di natura incontaminata nel cuore delle Pale di San Martino. La prima parte dell’itinerario è caratterizzata dalla lunga discesa lungo la Val delle Comèlle e l’Orrido delle Comèlle, fino a giungere alle sorprendenti Cascate di Garés; dalle cascate del Torrente Liera, il percorso torna allo sbocco della Val dei Bachét e da qui segue il sentiero chiamato “Viaz del Bus” con una traversata panoramica che porta nella solitaria Valbona, che si risale fino al rientro presso il Rifugio Rosetta.

L’itinerario parte dal Rifugio Rosetta “Giovanni Pedrotti” (2.578 m slm), da dove scende in un tratto non tecnicamente impegnativo verso NNE lungo il Sentiero No. 703 “Farangole”, varcando il confine regionale tra Trentino – Alto Adige / Südtirol e Veneto fino a giungere al Pian dei Cantoni (2.300 m slm). Dal Pian dei Cantoni il tracciato abbandona il Sentiero No. 703 per proseguire la discesa sul fondovalle della Valle delle Comèlle verso N, in direzione Garés, lungo il Sentiero No. 704, tra ampi massi e vallate di ghiaia. Il Sentiero No. 704 segue il corso d’acqua del Torrente Liera, attraversando lo scenografico Pian delle Comèlle (1.800 m slm), lungo pianoro di ghiaie bianche incastonato tra alte pareti di roccia dolomitica, fino all’imbocco che precede l’Orrido delle Comèlle, insidiosa gola con ripidi tratti attrezzati sulla roccia, tra funi e scale in acciaio. L’itinerario procede lungo l’orrido, dove le acque limpidissime del Torrente Liera cominciano la loro corsa che copre tutta la Val Garés per poi confluire nel Torrente Biois a Canale d’Agordo, fino a giungere nei pressi di un ponticello di legno che supera il torrente sopra alla “Cascata Alta” di Garés o delle Comèlle, che da sola ripaga ampiamente lo sforzo fisico richiesto per recarsi in questo remoto angolo di paradiso delle Pale di San Martino.

Dalla “Cascata Alta” di Garés il percorso risale a ritroso lungo l’orrido fino a quota 1.787 m, rientrando al Pian delle Comèlle, dove, nei pressi di uno sbocco della Val di Bachét che scende a destra tra la cresta della Banca delle Féde e il Sasso Tedesco, un masso isolato indica “Viaz del Bus”, verso sinistra in direzione SE. Da questo bivio, l’itinerario abbandona il Sentiero No. 704 per proseguire verso SE lungo il Sentiero No. 756A “Viaz del Bus”. Il Sentiero No. 756A risale sulla sinistra di un ripido ghiaione verso le imponenti pareti del Col Alto, apparentemente senza sbocco; le indicazioni portano a sinistra su di una cengia, attrezzata con alcuni metri di cavo metallico, che presenta un caratteristico passaggio sotto un masso, da cui deriva il nome del sentiero. Un’altra corda metallica protegge un tratto esposto che conduce alla sommità di questo sentiero e poi, con una breve e ripida discesa, nella Valbona, ambiente selvaggio particolare e di rara bellezza. Senza raggiungere la Malga Valbona – poco più ad E e segnalata lungo il sentiero principale -, il tracciato continua a seguire, sulla destra verso S, il Sentiero No. 756 in direzione Rifugio Rosetta; una lunga e costante salita a tornanti porta di nuovo sull’Altopiano delle Pale di San Martino, con il panorama che si apre via via verso le montagne dell’Agordino. Superato il Passo Antermarucol (2.334 m slm), il rientro procede attraversando l’altopiano delle Pale di San Martino verso SO fino al rientro al Rifugio Rosetta.

 

Sentieri

 

  • Dal Rifugio Rosetta (2.578 m slm), scendere verso NNE lungo il Sentiero No. 703 “Farangole” fino a giungere al Pian dei Cantoni,
  • Dal Pian dei Cantoni (2.300 m slm), abbandonare il Sentiero No. 703 e procedere sul Sentiero No. 704 in direzione Garés, attraversando il Pian delle Comèlle (1.800 m slm) fino all’imbocco che precede l’Orrido delle Comèlle,
  • [DEVIAZIONE] Seguire l’orrido fino al ponticello di legno della alla “Cascata Alta” di Garés, poi rientrare a Pian delle Comèlle,
  • Da bivio al Pian delle Comèlle (1.787 m slm), proseguire verso SE lungo il Sentiero No. 756A “Viaz del Bus”,
  • Senza raggiungere la Malga Valbona, continuare lungo il Sentiero No. 756 in direzione Rifugio Rosetta, fino al rientro al rifugio.

 

RIFUGIO PEDROTTI ALLA ROSETTA

 

  • Situato sull’Altopiano delle Pale di San Martino, a 2.358 metri di altitudine, il Rifugio Giovanni Pedrotti alla Rosetta, chiamato anche Rifugio Pedrotti o Rifugio Rosetta, costruito nel 1889 su progetto dell’ingegner Annibale, è uno dei più vecchi rifugi SAT (Società Alpinisti Tridentini).
  • Già nel 1896, dato l’interesse alpinistico suscitato dalle Pale di San Martino, il Rifugio Pedrotti fu ampliato. Assieme al progetto di ampliamento, la SAT decise inoltre di costruire un secondo edificio adibito ad albergo al Passo della Rosetta, affacciato sulla conca dove sorge l’abitato di San Martino di Castrozza. L’iniziativa fu però archiviata a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
  • Dopo la Grande Guerra, che ne lasciò in piedi soltanto pochi muri, il Rifugio Rosetta fu ripristinato e successivamente ampliato nel 1931. Il secondo conflitto mondiale riservò però una sorte simile al rifugio, che venne incendiato dai Nazisti.
  • Con la costruzione della funivia che da Colverde porta a poche centinaia di metri dal rifugio, avvenuta nel 1957, il Rifugio Rosetta si aprì in maniera definitiva al turismo dolomitico di massa.
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