Piereni

Tonadico – Pieréni – Tàis – Ronchéti – Sirór

Dettagli

Località Tonadico, Val Canali
Caratteristiche Prati, Bosco, Panorama
Condizioni del percorso Facile, ampiamente su strada
Grado di esposizione 0/5
Terreno (Bosco) 70%
Terreno (Prato) 15%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) 15%
Lunghezza 8.55 km
Durata 2h 30
Dislivello positivo 513 m
Dislivello negativo 513 m
Altitudine massima 1 250 m
Altitudine minima 759 m
Parcheggio Macchina 46.180545, 11.839550

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Descrizione

L’itinerario proposto parte ed arriva a Tonadìco, antico borgo del fondovalle del Primiero. Il percorso è rivolto a chi volesse esplorare le zone boschive, ricche di prati, sovrastanti gli abitati di Tonadìco e Sirór. Punto più bello del tracciato è sicuramente il passaggio presso la località Pieréni, con i pascoli all’ombra del Monte Cimèrlo, in Val Canali.

Il percorso comincia presso la chiesa di Tonadico, con un tratto ripido lungo la strada carrabile che dal paese va verso Strina, salendo ad est del cimitero della sempre distinguibile Chiesa di San Vittore. Poco dopo aver superato il cimitero, il tracciato procede su un sentiero che parte sul lato destro della strada e risale dolcemente la costa in direzione Val Canali / Villa Welsperg / Piereni, segnalato come Sentiero No. 719.

La camminata continua su un fondo misto di sottobosco e prati, con scorci di rilievo sui vari masi e “tabiádi” della zona. Il Sentiero No. 719 procede lungo le pendici del bosco in forte pendenza, su un fondo via via più grezzo. L’ultimo tratto, poco prima di incrociare la strada forestale che conduce verso la Val Canali, è caratterizzato dal passaggio su tre piccoli ponti in legno. Una volta giunti sulla strada forestale, si procede per poco più di un centinaio di metri verso nord est, lungo la strada, per poi prendere nuovamente il Sentiero No. 719 che conduce direttamente a Pieréni (1.215 m slm), su un tratto di sentiero molto caratteristico, con muretti in selciato.

Dai pascoli dell’ampia conca della località Pieréni, molto turistici e sempre particolarmente curati, il tracciato procede lungo la strada asfaltata in direzione Tàis / Petìna che, dopo aver costeggiato i prati dei Pieréni, si addentra nel bosco di faggi in un tratto ondulato che conduce, in poco meno di 2 km, a Tàis (1.212 m slm), nota zona panoramica e punto di decollo per parapendisti. Da Táis il panorama si apre verso sud, sovrastando l’intera Valle di Primiero, con – da est a ovest – il Gruppo dolomitico del Cimonega, le Vette Feltrine e il Lagorai che fanno da splendida cornice. Da Tàis comincia il rientro in discesa verso il fondovalle. 

Inizialmente si percorre la strada asfaltata segnata come Sentiero No. 734 verso Tonadìco, sull’ampio prato di Tàis, per poi abbandonarla una volta giunti alla seconda curva, poco prima del cambio di pendenza, lungo un sentiero che indica Polìne. Una volta giunti alla fine del sentiero che percorre un lungo e stretto prato ad ovest rispetto al Maso Tàis, a quota 1.143 m slm, lì dove il sentiero sembra quasi interrompersi, è possibile vedere una traccia che scende ripida nel bosco in direzione Sirór. Seguendo la piccola traccia, che porterà sulla strada asfaltata dei Ronchéti, si giunge rapidamente nel centro dell’abitato di Sirór. 

Per rientrare al punto di partenza da Sirór è sufficiente percorrere per poco più di un chilometro la strada della “campagna alta”, che unisce Sirór con Tonadico, percorrendo i margini occidentali della campagna che separa i due paesi.

 

Sentieri

 

  • Da Tonadico, salire lungo la strada comunale di Tàis, ad est rispetto alla Chiesa di San Vittore,
  • Superato il cimitero, prendere il Sentiero No. 719 in direzione Piereni,
  • Dai Piereni (1.215 m slm), proseguire lungo la strada verso Tàis,
  • Da Tàis (1.212 m slm), seguire il Sentiero No. 734 in direzione Tonadico, per abbandonarlo prendendo un sentiero con indicazione Poline,
  • Proseguire in discesa lungo la traccia nel bosco, poi lungo la strada dei Ronchéti, fino a giungere a Sirór,
  • Da Sirór, rientrare a Tonadico percorrendo la strada della “campagna alta”. ✓

 

TONADICO

 

  • Sebbene Tonadico sia il più antico paese della valle, della quale fu centro politico e residenza del “capitano” del Castello della Pietra – arroccato a nord del paese -, un’origine etimologica del nome dell’abitato non è chiara.
  • Tonadico preserva alcuni monumenti di particolare rilievo storico ed artistico, quali la Chiesa di San Vittore, che prende il nome dai santi protettori del comune di Feltre (al tempo dell’edificazione il territorio faceva parte della Diocesi di Feltre), la lisièra ed il Palazzo Scopoli, costruito nell’anno 1.000 d.C., che ebbe un iniziale funzione di deposito e magazzino per la comunità locale per poi essere adibito a residenza del vicario del Vescovo di Feltre. 
  • La Chiesa di San Vittore, eretta tra il V e VI secolo d.C., è la più antica della Comunità. La piccola chiesa  presenta al suo interno numerosi affreschi dallo spiccato interesse artistico.
  • Gli abitanti del paese di Tonadìco portano il nomignolo di “strighi” (tr. streghetti). L’origine del nomignolo si può condurre, con una leggera forzatura, alle leggende che riguardano il Castello della Pietra e al fatto che gli abitanti stessi fossero considerati maligni, forse come conseguenza dei processi alle streghe tenutisi proprio a Tonadico.

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