Transacqua – Navòi – Pieve – Nolésca – Siror – Tonadico – Ormanìco

Dettagli

Località Alto Primiero
Caratteristiche Architetture, Prati, Bosco
Condizioni del percorso Ben segnalato, su ampie strade e sentieri
Grado di esposizione 0/5
Terreno (Bosco) 40%
Terreno (Prato) 20%
Terreno (Roccia) -
Terreno (Urbano) 40%
Lunghezza 11.2 km
Durata 2h 45
Dislivello positivo 470 m
Dislivello negativo 470 m
Altitudine massima 962 m
Altitudine minima 703 m
Parcheggio Macchina 46.172278, 11.833778

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Descrizione

Stimolante camminata che permette di raggiungere tutti i maggiori punti di interesse degli abitati di Fiera di Primiero, Transacqua, Ormanìco, Nolésca e Sirór, attraversando l’ambiente multiforme del fondovalle del Primiero. Questo semplice itinerario passa inoltre nei pressi di diversi punti panoramici che consentono di ammirare la suggestiva conca della vallata, cogliendone diversi particolari.

La partenza proposta per questo giro ad anello (è comunque possibile partire da qualsiasi punto dei centri abitati) si trova presso la Lisièra di Transacqua. È anche possibile seguire il percorso sia in senso orario che antiorario, a seconda delle preferenze.

Si comincia percorrendo Via Navoi, verso la periferia più meridionale dell’abitato di Transacqua; superato il ponte nei pressi del vecchio mulino (Molinét), dopo una breve rampa il paesaggio comincia ad aprirsi gradualmente lasciando spazio a prati particolarmente soleggiati che consentono di godere di una bella vista sulle dirimpettaie Vette Feltrine. Superata la località Mondín / Navolón, si prosegue in leggera discesa sempre lungo la strada principale, che conduce al ponte sul Torrente Cismón

Attraversato il ponte, la passeggiata prosegue verso Pieve, centro storico di Fiera di Primiero posizionato ai piedi del Monte Bedolé, attraversando inizialmente l’area sportiva e percorrendo poi Via dello Sport che, dopo aver superato la strada principale SS 50, conduce ad una rampa di scale che porta direttamente di fronte alla Chiesa Arcipretale dedicata a Santa Maria Assunta, piccolo gioiello gotico del XV secolo. Dal lato N dell’edificio, dove si trova l’antica Chiesa di San Martino, l’itinerario procede con uno strappo in salita lungo la strada carrabile in ciottolato che conduce sul colle di Colaór, facilmente riconoscibile grazie alla piccola cappella in miniatura presente. Colaór merita indubbiamente una sosta per poter ammirare dall’alto la vista sulla vicina Pieve e su gran parte dell’Alto Primiero

Continuando la salita – sempre lungo la strada carrabile – si giunge in poco meno di 30 minuti al bivio in località Tassoni (906 m slm); qui l’escursione procede a destra verso N in località Guastaie lungo un gradevole tratto panoramico di circa 2 km. Giunti all’incrocio con il Sentiero No. 355, si abbandona la strada asfaltata per procedere seguendo il sentiero che scende nel bosco in direzione Nolésca, in un tratto dove è difficile staccare gli occhi dalla maestosità delle dirimpettaie Pale di San Martino.

Una volta giunti nella frazione di Nolésca, si supera il ponte principale che porta all’abitato di Sirór, grazioso centro storico rurale del Primiero, che si attraversa da O a SE percorrendo la via principale e portandosi poi sulla campagna che separa il centro di Sirór da quello più meridionale di Tonadico. Percorsa la strada pianeggiante che attraversa in lungo la campagna in un ambiente tipicamente agricolo-rurale, si giunge nel centro di Tonadìco, altro grazioso borgo storico della vallata. Da Tonadìco la camminata procede verso S, scendendo lungo la storica strada in ciottolato chiamata “Rivetta” (Via Scopoli), ancor oggi principale via di accesso all’abitato, che porta direttamente sulle sponde del Torrente Canali

Attraversato il ponte sul Torrente Canali, si continua lungo Via Fól per qualche centinaio di metri, fino a giungere ad un bivio; da qui si prosegue sulla sinistra salendo verso la frazione di Ormanìco. Dopo un centinaio di metri, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il “Ristorante al Prà”. La salita procede in località Cava attraversando prati e confluendo nello storico sentiero “Trói de le Càore”, che si segue fino a giungere in località Segnarèz, che sovrasta gli abitati di Transacqua ed Ormanìco. Proseguendo sempre sulla mulattiera del “Trói de le Càore”, un tempo utilizzata per il transito di capre e pecore, si giunge sulla strada che da Transacqua permette di raggiungere la località di Caltèna, dopo essere transitati nei pressi della storica Villa Càneva. Dal bivio con la strada asfaltata di accesso a Caltèna, dove un capitello dedicato a Santa Barbara – protettrice dei minatori – ricorda il passato minerario della zona, l’itinerario si conclude scendendo verso il paese lungo Via Caltène, rientrando così alla Lisièra di Transacqua.

 

Sentieri

 

  • Dalla Lisièra di Transacqua, percorrere Via Navoi superando la località Mondín / Navolón fino a giungere sul ponte sul Torrente Cismón,
  • Attraversato il ponte, dirigersi verso Pieve, attraversando inizialmente l’area sportiva e giungendo poi alla Chiesa Arcipretale dedicata a Santa Maria Assunta,
  • Dal lato N delle Chiesa Arcipretale, salire lungo la strada carrabile in ciottolato che conduce sul colle di Colaór; continuare a salire fino al bivio in località Tassoni (906 m slm),
  • Dal bivio in località Tassoni (906 m slm), procedere a destra verso N in località Guastaie per circa 2 km fino all’incrocio con il Sentiero No. 355, 
  • Scendere lungo il Sentiero No. 355 verso Nolésca, fino a giungere al gruppo di case, poi dirigersi a Sirór,
  • Attraversato l’abitato di Sirór da O a SE, percorrere la strada pianeggiante che attraversa la campagna e porta nel centro di Tonadìco,
  • Attraversato l’abitato di Tonadico scendendo lungo Via Scopoli, attraversare il ponte sul Torrente Canali e continuare lungo Via Fól fino a giungere al bivio che porta ad Ormanìco,
  • Salire verso Ormanìco, poi svoltare a sinistra seguendo le indicazione per “Ristorante al Prà”, poi “Trói de le Càore”, 
  • Percorrere interamente il sentiero chiamato “Trói de le Càore” fino al bivio con il capitello dedicato a Santa Barbara, 
  • Dal bivio, scendere verso il paese lungo Via Caltène, riportandosi alla Lisièra di Transacqua. ✓

 

LE MINIERE DELLA CÀNEVA

 

  • Al limitare dell’abitato di Transacqua è ancora possibile scorgere l’entrata di quelle che furono le ultime miniere attive della Valle di Primiero.
  • Durante il XV e il XVI secolo, le risorse minerarie della valle – principalmente ferro e argento – erano usate dalle famiglie austriache soprattutto per scopi commerciali.
  • Dopo che nel 1572 fu venduta alla famiglia Welsperg, la miniera di Caneva rimase attiva sotto la giurisdizione del governo austriaco fino al 1866. In seguito una delle sue entrate fu utilizzata da un bar locale (Bar Bellavista) fino alla metà del secolo scorso per conservare le merci fresche.
  • Due sono le entrate che ancora si possono osservare percorrendo il Trói de le Càore, qui la principale, e qui l’entrata secondaria (nel bosco).
  • In ricordo del passato minerario dei pendii del Monte Padella, proprio all’inizio del Trói de le Càore si trova un capitello dedicato a Santa Barbara, patrona protettrice dei minatori.

 

Bibliografia

 

Tissot, E. (1956). Primiero di ieri.. e di oggi. Primiero, Italia: Azienda autonoma di soggiorno e turismo.

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