Alpe Vedèrna

Alpe Vederna
  • I prati dell’Alpe Vedèrna, con il suo altopiano a 1.330 m di altitudine chiamato Pian Grant, sono stati nel corso degli anni la principale riserva di fieno per le stalle di Imèr.
  • L’Alpe Vedèrna è uno dei pochi luoghi in Italia governati secondo un’autorità assestante che segue le regole del “maso chiuso”: il Consorzio Vederna, costituito nel 1742. L’Alpe, infatti, non appartiene né al Comune di Imer né ai privati; le 63 particelle definite con la creazione del consorzio sono date in gestione a rotazione per 10 anni a ciascun socio e relativi familiari. Secondo le regole del “maso chiuso”, solo il primogenito maschio può ereditare una proprietà nella sua totale integrità, il che significa che non c’è modo di dividere nel corso generazionale le proprietà (terreni e masi) presenti sul Monte Vedèrna.
  • Oltre alla Croce eretta dagli Alpini ed al Rifugio Vederna con la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve (edificati nel 1970), in località Saltón – rinomato per la cascata che scende verticalmente con un “salto” di 50 m – si trovano i resti di un fortino italiano della Grande Guerra, mentre a Morósna si possono osservare – in condizioni quasi perfette – i cunicoli scavati nella roccia di una postazione di artiglieria ed il reticolo di trincee situate attorno alla cima del monte Colàz. Anche la natura dell’Alpe offre parecchie unicità, tra cui meritano una citazione gli Sguazi, una serie di cascate d’acqua proveniente dal sottosuolo che sgorgano dalla roccia compiendo un salto a picco di quasi 200 m sulla Val di Schenèr.