
- La presenza di un’antica chiesa sulla rupe del Monte Totoga all’ingresso della Valle di Primiero affonda le sue radici nella storia e nella leggenda. La chiesa di San Silvestro (intitolata a Papa Silvestro), costruita nel XIII secolo e aperta ogni anno in occasione della festa dei lavoratori del 1° maggio, il 31 dicembre e il lunedì di Pasquetta, è sempre stata un luogo simbolico importante per l’identità delle valli di Primiero e Vanoi.
- La leggenda narra che il luogo originariamente scelto per la costruzione della chiesa fosse molto più a valle, vicino alla località Masi, a Imèr. I materiali per la costruzione della chiesa furono lasciato in quel punto, ma il giorno seguente i costruttori ritrovarono tutti i materiali molto più in alto, nel punto in cui troviamo la chiesetta oggi. Dopo alcuni tentativi di riportare a valle il materiale, la vicenda continuava a ripetersi, tanto da convincere gli abitanti che ciò fosse un segnale divino, la volontà che la chiesetta fosse costruita in quel punto.
- Nel Seicento è attestata presso la chiesetta la presenza di un eremita, Cristoforo Segatta di Vigolo Vattaro, a cui era proibito allontanarsi dalla chiesa per più di 15 giorni all’anno, e che quindi veniva aiutato dagli abitanti di Imer e Mezzano.
- All’interno della chiesa si trovano un affresco realizzato da Rocco Naurizio del 1544 rappresentante Gesù e quattro evangelisti sotto forma di animali, molto simile all’affresco presente nella Cappella di San Giacomo a Tonadìco, e affreschi di scene della vita e martirio di San Giorgio, attribuiti a Marco da Mèl (1540).
- San Silvestro, assieme alle chiese di San Vittore, San Giovanni e Santa Romina, costituisce uno dei quattro vertici di una croce quasi perfetta chiamata “La Crosèra”. La croce, formata da due rette immaginarie, costituì nel passato simbolo di protezione e devozione per la comunità di Primiero.