Rifugio Boz – Malga Nèva

Rifugio Boz
  • Situato alla base degli splendidi “Cadini” di Nèva, il Rifugio Boz è intitolato a Bruno Boz, che perse tragicamente la vita nella conca di Nèva all’età di 36 anni, cadendo in un pendio erboso nell’ottobre del 1966.
  • In seguito alla tragedia, il CAI di Feltre si impegnò nell’adattare l’edificio di Malga Nèva dapprima a Bivacco e successivamente a Rifugio.
  • Il sito dove ora sorge la malga fu individuato negli anni ‘20 del XX secolo dal CAI di Feltre; tuttavia la mancanza di fondi e la natura giuridica complessa della conca di Nèva (divisa tra due malghe “venete” di Finestra e Nevetta poste alla sinistra orografica della Val Fonda – storicamente di proprietà della famiglia feltrina dei Villabruna e successivamente del Seminario Vescovile di Feltre – e la malga “austriaca”, sul versante destro di Primiero) resero la sua realizzazione piuttosto complicata.
  • La Malga Nèva e il suo sito rialzato, dove ora si trova il Rifugio, fu realizzata su iniziativa di Don Pompeo Bertolini, che ottenne i fondi per la bonifica dei pascoli della conca di Nèva.
  • Nel 1953 la malga venne venduta al Comune di Mezzano, tuttora proprietario, che decise successivamente di affittarla a titolo gratuito al CAI di Feltre. Per la realizzazione delle opere ci fu un concorso di energie e solidarietà finanziarie straordinarie: il Comune di Mezzano mise a disposizione il materiale e si assunse l’onere finanziario per il restauro dell’edificio (gravemente danneggiato dall’alluvione del 1966); altrettanto fece il Comitato promotore con la collaborazione della Sezione CAI di Feltre per la realizzazione del Bivacco vero e proprio,  inaugurato il 26 luglio 1970.

Bibliografia

  • CAI Feltre (2012). Andar per monti. La grande passione. pp 120-123. Libreria Agorà.