San Martino di Castrozza

San Martino di Castrozza
  • Adagiato in una verde conca prativa ai piedi delle Pale di San Martino, San Martino di Castrozza (1.487 m slm) è una delle più note località turistiche delle Dolomiti. Il suo nome deriva dall’un tempo celebre ospizio di San Martino di Castrozza, preesistente rispetto all’abitato, del quale ad oggi rimane soltanto la chiesa di San Martino.
  • San Martino di Castrozza è per origine e fondazione un convento di frati dell’Ordine Benedettino della congregazione Calalmaldolense sorto presumibilmente intorno all’anno mille (da documento ufficiale del 1294 risulta presente almeno dal 1058, sotto Papa Benedetto X). L’ospizio del convento accoglieva i viandanti che valicavano il Passo Rolle. Il convento contava di diritti nelle valli di Primiero, Adige, Fiemme, Valsugana, a Treviso, Feltre, Asolo e Castelfranco. La chiesa viene fatta risalire alla fine del XI secolo.
  • A causa del ridotto numero di monaci, al tempo 8, e della “scarsa osservanza delle regole” (sulle quali il poeta feltrino Salce scrisse in modo satirico “Dell’abate il cui l’affar più grande Era di benedire le vivande”), il monastero fu soppresso dal Concilio di Costanza (1414-1418) e sostituito con un priorato diretto da un chierico secolare, la cui nomina veniva proposta dai Conti Welsperg (e poi dai Mels-Colloredo di Vienna) e resa effettiva dal Vescovo di Feltre fino al 1786 e poi da quello di Trento. 
  • L’apertura della strada carrozzabile di Passo Rolle, avvenuta verso il 1875 e la costruzione dei primi alberghi fecero perdere la centralità dell’ospizio. 
  • Nel 1873 fu edificato il primo albergo alpino di San Martino di Castrozza, che sostituì la legnaia dell’ospizio; si attribuisce a quell’anno la nascita di San Martino di Castrozza come stazione turistica. Il centro si trasformò rapidamente dopo la Grande Guerra, con lo sviluppo della stazione sciistica e della struttura alberghiero-ricettiva.
  • Fino al 1 gennaio 2016, data della fusione dei comuni dell’Alto Primiero, il centro abitato di San Martino di Castrozza era amministrato dai comuni di Sirór (parte occidentale, a sinistra del Torrente Cismón) e Tonadico (parte orientale).
  • L’unico edificio storico degno di nota da visitare a San Martino di Castrozza è la Chiesa di San Martino, il cui campanile romanico – XIII secolo – è l’unico elemento originale rimasto dell’ospizio Benedettino. Nell’abside della chiesa è presente un grande affresco di G. Zancolli del 1928 raffigurante San Martino.

Bibliografia

  • AA.VV. (1994). Primiero l’arte sacra. Casse rurali di Mezzano, Primiero e Vanoi. Primiero.
  • Battisti, C. (1912). Guida di Primiero. Studio Bibliografico Adige. Trento.