Val Venégia – Venìa

Val Venegia
  • La Val Venìa (Venegia), che si estende da Pian dei Casoni fino al Ghiacciaio del Travignolo ed è caratterizzata dall’ampia conca erbosa che funge da anfiteatro naturale sulla catena settentrionale delle Pale di San Martino, è una delle più splendide vallate dolomitiche di alta quota.
  • Oltre al suggestivo corso d’acqua del Travignolo, sono due le malghe storiche della vallata: la Venìa (Venegia) e la Veniòta (Venegiòta), gestite rispettivamente dagli allevatori di Transacqua e di Tonadico.
  • A parte l’ingresso ad Ovest presso il Pian dei Casoni, la Venìa è una vallata chiusa da tutti i lati e raggiungerla è possibile soltanto tramite passi o forcelle di alta quota, un tempo prive di sentieri e praticamente impercorribili. Dalle parole di Samuele “Pape” Scalet: “questo aiuta a capire l’origine del nome corretto Val Venìa che significa Valle oltre la quale non v’è nia (nulla), e così è sempre stata chiamata fino a pochi anni fa, fino all’invasione delle “Venegie” che non significano nulla. Ed è un vero peccato perdere i toponimi originali perché questi erano scaturiti da significati precisi colti sul posto dalle persone che vivevano e lavoravano in quel luogo”.
  • È geograficamente assai improbabile invece una seconda ipotesi che circola in tempi recenti, per la quale il nome Venìa / Venegia deriva da Venezia, in seguito ad un inverosimile trasporto del legname della vallata diretto alla Serenissima.
  • Fino agli anni ’60, la Venìa era anche luogo di esercitazioni militari e il masso erratico, che ora giace ai piedi del (fu) Ghiacciaio del Travignolo, veniva utilizzato come bersaglio per artiglieria leggera.

Bibliografia

  • Scalet, S. (2013). Camminare. Sentieri nelle valli di Primiero, San Martino, Pale di San Martino, Rolle e Vanoi. Versante Sud.